ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA
CEN LONG AWARD-LA SPERANZA
-Student Artwork-
L'opera si configura come un'indagine sulla sofferenza umana analizzata nel campo del sacrificio improntato all'espiazione. Le immagini, tutte derivate dal formulario visivo legato al rito e al culto religioso, canalizzano il trionfo dell'uomo sul mondo circostante e la sublimazione del senso di colpa risultante attraverso il sacrificio.
MARCO CARLANDO
Il sacrificio
Serigrafia
30x40 cm
Il ritratto pone le sue radici nel mito di Narciso il quale sottolinea quanto sia fondamentale l'interazione tra persone al ine di ricercare la nostra vera identità. La fanciulla insensibile all'amore sida con superiorità la morte incombente. L'orgoglio serve a mascherare un vuoto interiore, un'incapacità a relazionarsi con gli altri, se non unicamente con sé stessi. Questo sentimento preclude ogni tentativo di realizzazione, portando il soggetto ineluttabilmente verso una morte interiore.
ARIANNA CARONE
L'ultimo respiro
Litografia su pietra
30x40 cm
Iconografia e iconoclastia si presentano sotto la luce di un segno duro che sottolinea la figura in un gioco di segni dai richiami marini. Il simbolo popolare diventa laico, trasognato; integrato all'ambiente e restituisce elementi paesaggistici, affini ma posticci.
TOMMASO DUSE
Senza Titolo
Acquaforte su zinco tampata su carta Rosaspina
30x40 cm
In un paesaggio desertico l'unica presenza di un luogo di speranza di vita.
MARTINA ENRICO
Piano Terra
Acquaforte su zinco
30x40 cm
Un corpo inerme disteso a terra. La morte che rida la vita. Alzati e cammina! L'uomo e sempre in cerca di una redenzione personale, che avverrà soltanto quando tutto ciò che siamo lascerà questo mondo sotto un candido lenzuolo per lasciare alla nostra essenza di librarsi e raggiungere Dio. Quest’opera è un memento mori, per ricordare che può esserci vita dopo la morte. Una vita evanescente, ma l'unica soluzione possibile per estirpare definitivamente ogni nostro peccato.
SIMONE FOCHESATO
Talitha Kum i
Acquaforte su zinco
30x40 cm
Una lingua affamata vola in uno spazio indefinito alla ricerca di una preda. Una figura pop decontestualizzata dal corpo, un simbolo di sensualità vorace posta su un fondo che l'attraversa.
GAIA GASPARETTO
Flying tongue
Litografia su pietra
30x40 cm
L'opera rappresenta la connessione persa, la mancanza e lo strappo odier- no con il nostro lato spirituale. Questo gemello mancante lascia un vuoto, un buco, dal quale si può scrutare quello che rimane annidato dentro di noi.
VALERO KIENTZ
Talitha Kum i
Acquaforte su zinco
30x40 cm
In un paesaggio incontaminato, un uomo e una donna, si piegano verso la terra, raccogliendo con gesti lenti e accurati delle spighe di grano. Dai corpi curvi e dai volti solcati dal sole traspaiono una profonda dignità e una silenziosa speranza. Il gesto ripetuto della raccolta diventa un rito che li lega intimamente alla terra, simbolo di vita e di sostentamento, in armonia con il ciclo naturale delle cose. L'opera celebra la connessione primordiale tra l'uomo e la natura, svelando la bellezza essenziale che trascende la fatica del quotidiano.
ARIANNA LAZZARI
Senza titolo
Litografia su pietra con intervento ad acquerello
30x40 cm
È l'insieme di due opere originariamente separate e distinte con riferimenti stilistici alla Madonna barocca rivisitata in chiave moderna dove la figura principale regge il corpo apparentemente senza vita di un'altra figura femminile.
ALICE PIANTA
Pietosa 3
Acquaforte su zinco con intervento ad acquerello stampata su
carta Rosaspina
30x40 cm
Forme organiche a volte spugnose a volte simili a concrezioni minerali; un sedimento di sporco su un tagliere o una catena montuosa. Un mondo microscopico che diventa enorme e sovrasta le superfici che ci circondano.
ALESSIO ROSADA
Avariato 1
Litografia su pietra
30x40 cm
All'improvviso, mentre percorrevo il corridoio, la luce della finestra sul fondo interagì con i riflessi sulle pareti generando una croce, quasi un'apparizione