ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI LECCE
CEN LONG AWARD-LA SPERANZA
-Student Artwork-
li termine "te" accomuno la cultura italiana con quello giapponese, che per la prima indico il pronome personale, per lo secondo lo "mono". L'impronto dello mono qui ritratta incorno l'azione dell'uomo nella sua volontà d'agire. Simboleggia un gesto virtuoso e coraggioso che infonde uno nuovo linfa vitale. Questo gesto rimane impresso nella memoria ed è fonte d'ispirazione. La speranza e connessa nella memoria di chi, con un segno, ho lasciato traccia del suo passaggio, esortando chi osservo l'opero od agire in modo concreto nel mondo.
FEDERICA CANNONE
Te
Fotografia digitale, stampata su corto fotografico e incollata su MDF
50x50 cm
Broken pieces e un'opero che rappresenta il volto di uno donno nello quale ho inserito dei pezzi di specchi rotti, l'opero ha un significato profondo, perché non solo vuole con gli occhi dipinti creare un contatto con l'osservatore, in modo che si interroghi su quelli che sono i suoi pezzi rotti, causati da un momento buio, ma con gli specchi, ci fa riflettere la speranza che ognuno di noi ha dentro di sé e che in quel determinato momento non riesce ancora a vedere, a causa del buio, ma che ha, se riesce a specchiarsi bene, superando qualsiasi difficoltà.
VERONICA CHIRIATTI
Broken pieces
Acrilico e specchi su telo
50x50 cm
L'alba della rinascita rappresenta un uomo con le braccia aperte rivolto verso la nuova alba, in un gesto di liberazione e gratitudine, segno della speranza ritrovata. Il cielo, dipinto con tonalità rosse e violacee, simboleggia sia il tormento passato sia la promessa di un nuovo inizio. L'intera composizione trasmette un messaggio di resilienza e di vittoria dello spirito umano, capace di risorgere dalle avversità e di abbracciare un futuro pieno di nuove possibilità.
CLARA CISTERNINO
L'alba della rinascita
Modellazione 3D, rendering e post-produzione
50x50 cm
ALESSANDRO CITO
Senza Titolo
Olio su Telo di Lino
50x50 cm
L'opera si conigura come un'indagine sulla sofferenza umana analizzata nel campo del sacriicio improntato all'espiazione. Le immagini, tutte derivate dal formulario visivo legato al rito e al culto religioso, canalizzano il trionfo dell'uomo sul mondo circostante e la sublimazione del senso di colpa risultante attraverso il sacriicio.
LUCIA CONVERSANO
Amygdala
Tecnica mista su plexiglass e colori fotoluminescenti
Ø 50x50 cm
L'opera "Disguise", realizzata con la tecnica del compositing digitale e successivamente stampata, esplora il tema del travestimento e i suoi molteplici significati attraverso le tre fasi della vita. A sinistra, un bambino vestito da Batman incarna il desiderio di essere un supereroe, simbolo di innocenza e aspirazioni infantili verso la forza e il coraggio. Al centro, un adulto vestito da robot rappresenta la ricerca di indistruttibilità, riflettendo le sfide e le pressioni della vita adulta. A destra, un anziano vestito da ragazzino esprime il desiderio di tornare alla giovinezza, evocando una nostalgia per il passato e un'eterna aspirazione alla vitalità. "Disguise" invita a una riflessione profonda sulle maschere che indossiamo nelle diverse fasi della nostra vita, esplorando il modo in cui il travestimento può rivelare i nostri desideri, speranze, paure e sogni più profondi. Al centro di queste rappresentazioni c’è la speranza: la speranza del bambino di diventare un eroe, quella dell'adulto di essere invulnerabile di fronte alle avversità, e quella dell'anziano di riacquistare la freschezza e l'energia della gioventù. La speranza, dunque, emerge come un filo conduttore che unisce le tre età della vita, suggerendo che, indipendentemente dalla nostra età, siamo sempre guidati da un desiderio intrinseco di miglioramento e trasformazione.
NICOLÒ DE DONNO
Disguise
Compositing digitale
50x50 cm
Spes UNA è l'incipit della frase Spes una hominem nec morte relinquit ["solo la speranza non abbandona l'uomo neppure con la morte", Disticha Catonis, 2,25,2) che significa che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all'ultimo; come la celebre espressione spes ultima dea, contiene un'allusione al mito greco della dea Speranza che resta tra gli uomini, a consolarli, anche quando tutti gli altri dei abbandonano la terra per l'Olimpo. L'opera Spes UNA, attraverso l'unico seme ancora verde e in procinto di germogliare, simboleggia la speranza come un elemento vitale che emerge e prospera nonostante le difficoltà.
ROBERT DE PAOLIS
Spes UNA
Tecnica mista, semi di palma, carta e vernice acrilica
50x50 cm
Il dipinto raffigura un lungomare in una notte piovosa e buia, rischiarata solo dalla luce di un lampione, che rende visibili le gocce di pioggia che cadono fitte. La panchina vuota è la solitudine dell'uomo, il mare sullo sfondo è il mistero della vita e la luce del lampione e le gocce di pioggia sono la speranza che illumina la "notte" dell'anima. Nell'opera tutti gli elementi sono realizzati attraverso la modellazione del supporto di cartone e con pennellate di giallo che appaiono verdognole sul fondo nero; il paesaggio resta volutamente essenziale, geometrico e aperto ad interpretazioni soggettive.
BIAGIO DELLE DONNE
Senza titolo
Pittura acrilica su cartone da imballo incollato su legno compensato
50x50 cm
Riverbero dello Memoria è la trasposizione delle reminiscenze dei bambini di Toronto. L'opero funge do ponte tro le varie generazioni, nonché tra il passato e il presente della città stessa. I bambini, l'eredità più importante do consegnare al futuro, figli e germogli della propria terra, in questo lavoro, divengono memoria, collante e speranza per la comunità del tarantino. Le fotografie, raffiguranti bimbi intenti a giocare nei vicoli di Città Vecchio, provengono dall’archivio di famiglia, pertanto sono testimonianze di ricordi, avvenimenti e tradizioni. Mediante programmi di editing audio, tuttavia, s'incorporano diversi suoni e registrazioni ambientali ai singoli canali di colore delle forme raffigurate, per poter risemantizzare gli scotti. S'innesto, dunque, un processo immagine - suono - immagine, che converte la prima in suono, per poi esportare e trasformare il sonoro in uno nuovo immagine. I suoni, ascoltabili mediante un codice OR, sono la riproduzione di voci e rumori determinati dai bambini, colti nell'ottimo in cui si divertono tra le vie di Taranto. Il tutto da nuova vita alle fotografie d'archivio, congiungendo ontico e moderno. Riverbero dello Memoria, dunque, invito a riflettere sulla necessità di coltivare in armonia le nuove generazioni con i principi e la genuinità, che hanno contraddistinto la comunità di un tempo.
DAFNE FRASCA
Riverbero della Memoria
Glitch Art su fotografia digitale, stampa Fine Art
50x50 cm
"Gelysium" propone di fondere lo natura con l'innovazione, creando un dialogo armonioso tra il postato e il futuro attraverso l'utilizzo sapiente di materiali sia tradizionali che moderni. Il pannello è diviso in due metà contrastanti ma complementari, ciascuno rappresentante un aspetto unico del nostro rapporto con l'ambiente. La prima metà, coperta da una glassa di sale, richiama l'antica pratica di estrazione e purificazione del sale dal mare. I cristalli di sale evocano immagini di antichi alchimisti e la loro ricerca di essenze pure, simboleggiando la conservazione e la trasformazione. Questa parte suggerisce aridità e immobilità, rappresentando la resistenza della natura contro il tempo e le condizioni avverse. La seconda metà è costituito do uno strato di bioplastico a base di agar agar, mescolata con terra verde. Questa combinazione rappresento l'evoluzione della tecnologia, suggerendo un futuro dove i materiali sostenibili diventano fondamentali per la rigenerazione ambientale. Le alghe, fonte dell'agar agar, sono simbolo di resilienza e adottabilità, capaci di prosperare in condizioni avverse e di contribuire alla salute degli ecosistemi. Questa parte rappresento la vito che germoglio e cresce, incarnando il dinamismo e la vitalità della natura. Il titolo "Gelysium" nasce dall’unione delle parole "gel" ed "elysium". "Gel" richiama l'Agar Agar, simboleggiando la trasformazione e la rigenerazione, mentre "elysium" evoca un luogo mitico di pace e serenità, un paradiso terrestre dove la natura prospera in armonia. L'opera invita lo spettatore a riflettere sulla delicatezza e la complessità dell'equilibrio naturale, nonché sulla possibilità di un'armoniosa coesistenza tra uomo e ambiente.
CHIARA FUNIATI
Gelysium
Sole, gesso, cero, Agar Agar, terra verde
50x50 cm
Seminare speranza è l'atto di piantare i semi del futuro nei terreni fertili del presente. Le rodici, spesso nascoste alla vista, sono fondamentali per la vita e la crescita di ogni pianta. Rappresentano il legame con il passato, con la storio e con le esperienze. Esse affondano nella terra, cercando nutrimento e stabilità. La speranzo, come le radici, può essere nascosta e invisibile, ma è vitale per l'esistenza. Ci connette a un futuro migliore. Nutrendo le rodici con saggezza e cura, e seminando speranza con fiducia e amore, possiamo coltivare un giardino rigoglioso di possibilità e prosperità.
MARIKA L. GIAGNOTTI
Radici di vita
Tecnico misto su compensato
50x50 cm
Una donna è stesa per terra in un ambiente spoglio, in uno stato di vulnerabilità e abbondono. Dal suo ombelico, luogo di origine, partono dei rami che si espandono in un groviglio do cui sbocciano fiori, in una dimensione di rigenerazione spirituale, simboleggiando la rinascita nel buio e la fioritura della vita
NICOLA IZZO
Fioritura
Carboncino su Corto
50x50 cm
Sfiorata dal vento, elemento indissolubile d'equilibrio e trasformazione, guarda la terra, dove l'umanità ha bisogno di speranza... E come minuscoli semi trasportati dal vento, sul terreno dove atterrano germogliano, così Elpìs, accarezzata dal vento, "libero" speranza per diffondersi e vivere tra gli uomini.
SERENA LEONE
Elpìs, ultimo dono all'umanità
Fotografa digitale su forex
50x50 cm
Un cielo terso abbracciato dalla natura rigogliosa, si erge come un potente simbolo di speranzo e fiducia nella rinascita umana. Il cielo, dipinto con tonalità di azzurro etereo e privo di nubi, evoco un senso di pace e serenità infinita, come se volesse suggerire un mondo libero. Lo natura, rigogliosa e vibrante, che circonda questo cielo immacolato, assume un ruolo fondamentale nell'opera. Gli alberi, con le loro fronde verdeggianti protese verso l’alto, sembrano volersi congiungere con l'infinito, simboleggiando il desiderio umano di trascendere i limiti terreni e di elevarsi verso una dimensione superiore. L'assenza di figure umane nell'opero non è casuale, piuttosto, si trotto di una scelta consapevole. Il cielo e lo natura, elementi primordiali e incontaminati, rappresentano l'essenza stessa dell'esistenza, a cui ogni essere umano può fare riferimento per ritrovare speranza e fiducia.
MIRIANA LIBERTI
Pomo
Tecnico Stompo su plexiglass
50x50 cm
MARIAPAOLA LILLO
Spes similis est tela aranea
Tecnico acrilico su telo
50x50 cm
Il lavoro nasce dalla consapevolezza di un momento di vuoto, di blocco. Un impedimento che è frutto di una trasformazione, un cambio di linguaggio e di pelle, verso qualcosa di ignoto. Quello che dipingo sembro non calzarmi più addosso. Allora prendo i miei Abiti/Habitat, che mi hanno accompagnato e nei quali finora mi sono smarrito, e li piego amorevolmente e, riponendoli l'uno sull'altro, li inserisco in un sacco di plastica sottovuoto. Li metto da parte, conservandoli senza farli vedere troppo. Sono senz'aria, sospesi, in attesa. Crisalide. Arriverà un momento in cui sarà tempo di usarli nuovamente.
LUCA LUPRANO
Koromogae/ Cambio di stagione
Installazione, acquerello acrilico su cotone con acqua piovono l0 pezzi 60x60cm circo,busto per sottovuoto di plastica 50x50 cm
Narciso, esprime, la crudeltà dell'uomo che, innamorato solo di sé stesso, disdegno ogni altra forma di vita. L'uomo, proprio come il personaggio della mitologia greca Nárkissos, distrugge l'amore e la vita della physis per un ingannevole riflesso dorato dietro cui si cela Thanatos. Si può non cadere nell'oblio, rispecchiandosi in quella scintilla dorata che è physis, nutrendosi del suo respiro che è vita, che è amore.
TATIANA MANCO
Narciso
Tecnico misto, forex, bandoxal, corteccia, vernice acrilico
50x50 cm
Il fiore, di per sé gentile e fragile, ha una forza che lo contraddistingue, con la sua tenacia riesce meravigliosamente a sbocciare nonostante l'asciutto e infecondo cemento.
ALICE MANIERI
Fiore della resilienza
Fotografia su corto
50x50 cm
Linfa vitale, forza, energia, spiraglio di luce nelle più impenetrabili oscurità, rigagnolo che percorre le più aride terre: la speranza incide la nostra coscienza e ci dona la possibilità di guardare oltre e di resistere a qualsiasi avversità aspirando al raggiungimento di una migliore condizione.
ANTONIO NICOLARDI
Linfa
Tecnico misto su legno
50x50 cm
Partendo dal concetto di poiesi, inteso come processo attraverso cui qualcosa che non c'era può venire all’esistenza, ovvero l'azione che porta dal non essere all’essere, l'opera, dall'omonimo titolo, si fa invito alla riflessione e alla meditazione in un hit et nunc con uno sguardo rivolto al futuro. Un futuro in cui, i semi piantati oggi germoglieranno come testimonianza viva e autentica dell'odierno presente, nelle mani delle generazioni prossime. Pertanto, sta a noi oggi, o partire dall'artista stesso, decidere quale parte di questo presente donare, cosa lasciare in eredità al mondo e dunque agire oggi per cogliere i frutti del domani, proprio come avviene nella semina, un'azione intima e silenziosa che solo in seguito mostrerà i frutti del suo agire. La tecnica utilizzata fa riferimento a una delle pratiche più antiche e diffuse in particolar modo nel sud Italia, non a caso, attraverso il gesto del ricamo, il filo diviene mezzo di unione e coesione per cucire in una realtà unica, passato, presente e futuro.
"Doniamo uno poesia, doniamo amore, doniamo pace, doniamo bellezza, doniamo arte, doniamo verità: solo seminando speranzo si potranno cogliere frutti migliori domani"
DAISY PELUSO
Poiesis
fotografia digitale stampata su telo e intervento di ricamo o mono
con tecnico del punto o croce
50x50 cm
Come alberi che radicano, fulmini che illuminano e legami che uniscono, l'opera rappresenta la speranza come un atto di comunità, un tessuto intrecciato di legami che ci sostengono e ci elevano. A uno sguardo superficiale, può sembrare un uragano che spazza via tutto, proprio come fa la speranza con dubbi, tristezza e paura, ma ad uno sguardo più attento rivela le radici profonde delle connessioni umane, ciò che resta dopo l'uragano che porta con sé il coraggio di ricominciare. Questi legami sono la nostra più grande speranza, simboleggiata anche dai colori che, intrecciandosi, danno vita a nuove tonalità.
MATTEO RIZZO
Cromie di speranza
Acquerello su tela
50x50 cm
L'opera rappresenta un labirinto fiorito visto dall'alto, simbolo di speranza e rinascita. Questo rilievo, realizzato con una combinazione di gesso e pigmenti, evoca una visione aerea di un giardino labirintico in fiore che prende la forma di un sole, allusione alla speranza. I percorsi sinuosi del labirinto sono adornati da punti colorati, che richiamano fiori sparsi lungo il tragitto, simbolizzando i momenti di dimenticanza e speranza che incontriamo nelle situazioni difficili della vita. Le iscrizioni e i simboli incisi sulla superficie richiamano alla dimensione mistica e spirituale per invitare lo spettatore a perdersi per ritrovarsi e a non perdere la speranza lungo il percorso labirintico della vita. Poiché la speranza, proprio come il filo di Arianna, aiuto Teseo a uscire dal labirinto.
BENEDETTA SCHIROSI
I Filo di Ariann
Tecnica mista
50x50 cm
Germinazioni è la rappresentazione della creazione di nuove vite e vuole esprimere, quindi, la speranza nel "nuovo" e "futuro". L'opera punta a scuotere l'animo dell’osservatore nell' intento di risvegliare il germe nascosto in ognuno di noi, il quale permette di affrontare le prove che la vita richiede di fronteggiare. La speranza è rappresentata da un angolo di luce, questa, brilla in ognuno di noi e nonostante le difficoltà non cesserà mai di esistere. Germinazioni mira ad accendere la speranza in chi guarda l'opera e a far riaffiorare il coraggio, che noi tutti custodiamo, nel rincorrere il sogno di una vita nuova e la speranza di riuscire a raggiungere quest'obiettivo.
ESTER SCRIMIERI
Germinazioni
Gesso su carta
50x50 cm
Il dipinto mostra una scena onirica e sfumata nelle tonalità del seppia. La composizione, realizzata con pennellate morbide, descrive un paesaggio avvolto in una fitta nebbia che nasconde i dettagli e aggiunge mistero alla scena. Forme indistinte emergono suggerendo presenze enigmatiche che oscillano tra visibile e invisibile. Nonostante l'oscurità, pervade un senso di speranza grazie ad una figura intenta a dirigersi verso una luce promettente. L'uso del monocromo e della poca definizione evoca una nostalgia riflessiva e un senso di spaesamento, spingendo l'osservatore a trovare significati nelle forme evanescenti, sottolineando un viaggio interiore verso la speranza in un contesto di incertezza e mistero.
RICCARDO SISTO
(s)paesaggio
Olio su tela
50x50 cm
Uno spiraglio di luce fa sperare che ci sia qualcosa di più bello 'oltre' una finestra per le nuove generazioni, che oggi più che mai sono circondate da tanta crudeltà da parte degli adulti, che si credono padroni del mondo e del loro futuro. L'opero guarda proprio quell'OLTRE', in modo positivo, auspicando il meglio per i nostri figli.
PAOLA SOLAZZO
Oltre
Tecnico misto su telo e plexiglass
50x50 cm
In giapponese esiste una parola che descrive il fenomeno della luce che filtra tra gli alberi komorebi. Quest’ultimo evoca la piacevole sensazione di essere immersi tro geometrie di luce che ci abbagliano e cambiano continuamente stato, diventando liquide a trotti quasi come fosse pioggia; dimostra poi che nonostante le difficoltà, c’è sempre spazio per un barlume di speranza se sapremo osservare la bellezza della realtà che ci circonda. Ogni foglia, ogni ramo che lascia passare un raggio di sole rappresenta una possibilità, e un'opportunità di vedere il mondo sotto una nuova luce.
GIULIA STIGLIANO
Komorebi
Acrilico su telo
50x50 cm
Desertificazione, effetto serra, riduzione delle foreste, specie in via di estinzioni, contaminazione del suolo, del mare e dell'atmosfera, sono il risultato dell'intensa attività antropica che ha messo in crisi gli equilibri del nostro ecosistema. La candeggina, efficace medium e metafora, imprime sulla stoffa le brutture dell'uomo, dalle quali tuttavia si innalzano con forza germogli, piante, ecosistemi, speranze
MATILDE STIGLIANO
“Arsura”
Candeggino su staffa
50x50 cm
n quest'opera ho voluto, navigare nel colore, nell'oscurità e nella luce e danzare con la mia mano, insieme al pennello, for vibrare i colori, insieme alla mia anima, finché non avvenisse il daimon celestiale, paradisiaco, divino, ultraterreno, e trascendentale.
MARIA SUMA
Daimon celestiale
Acrilico su telo
50x50 cm
L'opero fotografica che ritrae una donna distesa con delle rose accanto, i suoi occhi chiusi immersi in un sogno profondo, è un'immagine potente che evoca molteplici interpretazioni. La figura femminile, avvolta in una morbida posa, irradia una sensazione di pace e serenità, mentre le rose, simboli di amore e bellezza, amplificano l'atmosfera di positività che pervade l'opera. Tuttavia, è l'espressione sognante della donna che cattura l'attenzione e spinge l'osservatore ad esplorare i mondi interiori che l'immagine suggerisce. Gli occhi chiusi non rappresentano semplicemente un sonno fisico, ma piuttosto un'immersione in un regno di sogni e immaginazione. L'impressione è che la donna stia seminando speranza, coltivando pensieri positivi e visioni di un futuro migliore. La scelta del bianco e nero amplifica l'intensità emotiva dell'immagine, creando un'atmosfera quasi onirica. L'assenza di colore permette all’osservatore di concentrarsi sulle emozioni trasmesse dalla figura femminile e dai simboli che la circondano, stimolando una riflessione personale sul potere dei sogni e sulla speranza come forza trainante dell'esistenza umana. L'opera, nella sua semplicità e immediatezza, racchiude un messaggio profondo e universale: la speranza è un seme che può germogliare anche nelle situazioni più difficili, alimentando la forza interiore e la capacità di immaginare un futuro migliore. La donna, con la sua espressione serena e sognante, diventa così un emblema di resilienza e di fiducia nel potere dei sogni. L'immagine si presta o molteplici interpretazioni, invitando l'osservatore a riflettere sui propri sogni e speranze. Può essere vista come una celebrazione della forza interiore femminile, un invito a coltivare la positività anche nei momenti bui, oppure come una metafora del potere dei sogni come strumento per cambiare la realtà. indipendentemente dalla sua interpretazione specifica, l'opera fotografica "Spes ultima dea" rimane un'immagine potente e suggestiva che invito alla riflessione e ispira a guardare al futuro con fiducia e speranza.